Il mercato del lavoro sta vivendo la più grande trasformazione degli ultimi decenni. Secondo un recente studio, entro il 2026 il 44% delle competenze attuali sarà soggetto a cambiamenti significativi. Questo dato, da solo, spiega quanto sia urgente per le imprese affrontare il tema dello Skill Gap, ovvero il divario tra le competenze disponibili e quelle richieste dal mercato.
Per le aziende, il rischio non è astratto: significa non riuscire a trovare figure chiave, rallentare l’innovazione e perdere competitività. La domanda da porsi non è se questo accadrà, ma quanto saremo pronti quando accadrà.
Skill Gap: un fenomeno che tocca tutti i settori
Spesso si pensa che lo Skill Gap riguardi solo le aziende tecnologiche. In realtà, ogni settore è coinvolto:
- Manifatturiero: la spinta verso l’industria 4.0 richiede tecnici specializzati in automazione, IoT e manutenzione predittiva.
- Retail e logistica: l’e-commerce e la digitalizzazione della supply chain richiedono competenze in analisi dati e customer experience.
- Servizi: la gestione del cliente e la consulenza si spostano verso modelli ibridi, dove la padronanza degli strumenti digitali è tanto importante quanto le soft skill relazionali.
Accanto a queste competenze “tecniche”, stanno emergendo nuove soft skill: leadership collaborativa, problem solving complesso, pensiero critico, resilienza al cambiamento. È l’integrazione tra hard e soft skill a fare la differenza.
Perché agire oggi
Molte aziende commettono l’errore di rimandare, ma prepararsi al futuro richiede tempo: un programma strutturato di upskilling e reskilling ha un orizzonte minimo di 18-24 mesi. Aspettare significa rischiare di trovarsi senza risorse pronte proprio quando il mercato accelera.
Agire ora permette di:
- Mappare i gap reali: capire quali competenze mancano oggi e quali serviranno domani.
- Ridurre i costi di recruiting: formare internamente è più efficiente che cercare continuamente nuovi profili difficili da reperire.
- Fidelizzare i talenti: offrire percorsi di crescita aumenta l’engagement e riduce il turnover.
La formazione come investimento strategico
La formazione ormai è diventata leva strategica di business. Le aziende più avanzate stanno adottando modelli di academy e percorsi personalizzati di crescita, capaci di combinare:
- corsi digitali per la diffusione rapida delle competenze,
- laboratori esperienziali per sviluppare soft skill,
- mentoring e coaching per accompagnare i manager nel cambiamento.
Il ritorno sull’investimento non è solo qualitativo: uno studio mostra che le aziende che investono seriamente in reskilling ottengono un aumento della produttività fino al 20%.
Il nostro approccio
In questo contesto, Samsic HR Academy affianca le imprese nel colmare lo Skill Gap con un approccio concreto e misurabile.
- Analizziamo le competenze attuali e proiettiamo i fabbisogni futuri.
- Costruiamo percorsi personalizzati di upskilling e reskilling per ogni livello aziendale.
- Forniamo strumenti per monitorare i progressi e misurare l’impatto sul business.
Il 2026 è più vicino di quanto sembri. Trasformare lo Skill Gap in un’opportunità dipende dalle scelte che si fanno oggi. Scopri come possiamo aiutare la tua azienda a prepararsi al futuro: richiedi una consulenza personalizzata con i nostri esperti.



