Nel nostro precedente articolo abbiamo visto come Il Neuromanagement rappresenti una prospettiva innovativa nel campo della gestione aziendale. Fondendo le neuroscienze con le pratiche manageriali, questo approccio offre una nuova luce sulle dinamiche aziendali. Una delle sue sfaccettature più significative riguarda la delega, un elemento cruciale per la crescita e il successo di qualsiasi organizzazione. Si tratta di un processo delicato che coinvolge la fiducia, la comunicazione e la capacità di distribuire responsabilità in modo equo ed efficace. In questa prospettiva, il Neuromanagement apre nuove strade per comprendere e superare le barriere psicologiche che alimentano la nostra paura di delegare. Ne parliamo in questo articolo.

Delegare con consapevolezza

La delega, quando gestita correttamente, si configura come uno strumento potente per aumentare l’efficienza e la produttività aziendale. Essa consente di distribuire responsabilità in modo equo, sfruttando al massimo le competenze e le risorse del team. Con questa strategia, i manager possono concentrarsi su compiti di alta priorità, contribuendo così in modo significativo alla crescita e al successo dell’organizzazione. 

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A conferma del ruolo cruciale della delega nell’ambito aziendale, uno studio condotto dall’Università di Stanford ha rivelato che ben il 35% dei CEO a livello globale riconosce la necessità di perfezionare questa competenza. Questo dato sottolinea come la delega sia non solo un tema di attualità nell’ambito manageriale, ma una priorità condivisa a livello internazionale. Tale consapevolezza è la testimonianza tangibile di come le dinamiche della delega influiscano direttamente sul successo e sulla crescita delle imprese. 

Nonostante siamo consapevoli dei benefici derivanti dalla delega, perché siamo inclini a evitarla e, piuttosto, a gestire il carico di lavoro personalmente?

Anche se abbiamo una chiara consapevolezza dei vantaggi della delega, ciò che spesso ci trattiene è un “blocco” comune: la paura di affidare responsabilità ad altri. Questa esitazione emotiva è un fenomeno comune a molte persone, indipendentemente dal ruolo o dal settore professionale. Ma cosa ci spaventa esattamente?

Tra le radici profonde di questo timore emergono le preoccupazioni legate alla perdita di controllo, la sfiducia nelle capacità altrui e le esperienze passate negative che alimentano questo sentimento. Affrontare e superare questa paura richiede una comprensione approfondita di queste dinamiche e un approccio olistico che, come vedremo, trova le sue origini nella Neuroscienza.

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La neuroscienza della paura

La paura è un’emozione primaria che ha svolto un ruolo cruciale nella sopravvivenza della nostra specie. Il nostro cervello, infatti, è stato modellato dall’evoluzione per rispondere ai pericoli in modo istintivo proprio attraverso la paura, che ci permette di reagire a situazioni potenzialmente pericolose attraverso una risposta comportamentale di attacco, di fuga o di “congelamento”.

Nel momento in cui ci troviamo di fronte a un potenziale pericolo, l’amigdala, una piccola zona del cervello che fa parte del nostro sistema cerebrale più primitivo, detto sistema limbico, si attiva insieme all’ippocampo, producendo una serie di cambiamenti neurofisiologici che ci predispongono alla reazione (fuga, attacco o “congelamento”, per l’appunto) e che sono riconducibili all’esperienza dell’emozione della paura. La paura è, dunque, un meccanismo di difesa ancestrale che ci ha permesso di evolverci in un mondo pieno di potenziali minacce alla nostra stessa sopravvivenza.

Tuttavia, nel corso dell’evoluzione, la natura dei pericoli ai quali dobbiamo far fronte come specie, nella maggior parte dei casi, è notevolmente cambiata, non dovendo temere, ad esempio, gli attacchi di altri predatori, ma la modalità di reazione alle minacce è rimasta pressoché la stessa. 

Questo fa sì che anche di fronte a minacce minori come, ad esempio, la perdita di controllo sui progetti, la paura di non raggiungere un obiettivo o il timore di delegare a qualcuno che potrebbe non essere all’altezza del compito, il nostro sistema limbico ci predisponga alla fuga, alla lotta o al “congelamento”.

È facile comprendere come la paura vissuta all’interno del contesto della delega sia una reazione non proporzionata, specialmente considerando che spesso le sfide che affrontiamo oggi sono molto diverse da quelle che affrontavamo nei tempi antichi.

Riconoscere queste reazioni istintive è fondamentale per una leadership efficace. Trovare un equilibrio tra la fiducia nei membri del team e il monitoraggio necessario è una sfida che richiede consapevolezza, formazione e pratica. Per affrontare questo aspetto, di seguito approfondiamo una guida in tre fasi che offre strategie concrete per superare questa paura e massimizzare l’efficacia del processo di delega.

Come si gestisce la paura di delegare? 

1. Riconoscere la paura

Le paure spesso ci bloccano, ma nominarle può dissipare gran parte del blocco. Dal punto di vista neuroscientifico, il processo di riconoscimento della paura è cruciale poiché attiva regioni chiave del cervello coinvolte nella gestione delle emozioni. In particolare, come abbiamo accennato prima, l’amigdala e l’insula svolgono un ruolo fondamentale in questo processo.

L’amigdala è coinvolta nell’elaborazione delle emozioni, in particolare quelle legate alle situazioni di pericolo o minaccia. Riconoscere la paura attiva l’amigdala, aiutandoci a identificare la situazione come potenzialmente “rischiosa” o “sconosciuta”. 

L’insula è una piccola area nel cervello che gioca un ruolo centrale nel monitorare le sensazioni interne del corpo e nel dare significato alle emozioni. Quando riconosciamo la paura, l’insula viene attivata, consentendo una consapevolezza più nitida di questa emozione. Questo processo è fondamentale perché ci fornisce le informazioni necessarie per iniziare a gestire la paura in modo efficace.

2. Analizzare le cause profonde della paura

Abbiamo visto come la paura di delegare sia spesso radicata in un blocco interno inconscio, un meccanismo di difesa ancestrale che risale alle fasi più primitive dell’evoluzione umana. Questo meccanismo è profondamente radicato nel sistema limbico, una parte fondamentale e antica del nostro cervello che regola le emozioni e le risposte di sopravvivenza.

Riconoscendo questa connessione tra la paura e il sistema limbico, siamo in grado di iniziare a rielaborare il messaggio emotivo attraverso la corteccia prefrontale. Quest’ultima è la parte del cervello coinvolta nella razionalizzazione, nella pianificazione e nella presa di decisioni consapevoli. In sostanza, è il nostro centro di comando per la razionalità e l’analisi.

Una volta che abbiamo identificato l’emozione e il suo legame con il sistema limbico, è cruciale analizzare le cause profonde della paura. Ad esempio, se la paura di delegare è correlata a una mancanza di fiducia nelle capacità degli altri, è fondamentale indagare su questa sfiducia. Dobbiamo chiederci se essa deriva da esperienze passate o se è basata su una percezione delle competenze degli altri.

Questo processo di analisi non solo ci fornisce una comprensione più profonda di noi stessi, ma ci permette anche di adottare strategie mirate per superare le cause della paura e adottare la delega in modo più efficace.

3. Attuare la delega in modo efficace

Affrontare e superare la paura di delegare è un processo che spesso si rivela complesso e sfidante. In queste situazioni, la saggezza sta nell’approcciarsi con un supporto professionale. Attraverso un percorso di coaching, si ha l’opportunità di esplorare a fondo le proprie preoccupazioni legate alla delega, e di sviluppare abilità pratiche per superarle. Questo passo non solo porta a un aumento dell’efficienza operativa, ma può anche aprire nuove prospettive per la crescita e il successo dell’intera organizzazione.

 

paura di delegare

 

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Incorporare la comprensione delle risposte neuroscientifiche nella gestione della delega può essere un passo fondamentale verso una leadership più consapevole ed efficace. Attraverso strategie mirate, è possibile affrontare e superare le paure legate alla delega, promuovendo un ambiente di lavoro più collaborativo e produttivo.

Noi di Academy offriamo un supporto professionale su misura per guidarti in questo percorso di crescita manageriale. Attraverso un’analisi approfondita dei tuoi punti di forza e la comprensione dettagliata delle dinamiche di leadership, costruiamo un piano personalizzato per migliorare la tua capacità di delegare in modo efficace.