Non esiste una serie di regole universali per incrementare la produttività e, spesso, forzare gli individui ad applicare delle strategie non conformi al loro modo di lavorare può rivelarsi controproducente. Per questo motivo la conoscenza dei quattro stili di produttività può rivelarsi, per un leader, un ottimo strumento di people management: comprendere gli approcci migliori per ciascuno dei suoi collaboratori gli consente di indirizzarli e consigliarli nel modo più consono alle loro esigenze, assecondando le loro attitudini e, nel contempo, permettendo al team di raggiungere più velocemente i propri obiettivi.
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Prioritizzatore
Predilige il pensiero analitico e pragmatico; basa i suoi ragionamenti sull’analisi dei fatti, raccogliendo i dati disponibili. Solitamente, chi predilige questo stile ha l’abitudine ad assegnare, a monte del lavoro, la priorità ai task da svolgere, calcolando in anticipo il tempo necessario al raggiungimento degli obiettivi sulla base del tempo complessivo a propria disposizione.
È un individuo concreto e pragmatico, ha la tendenza a mantenere una comunicazione sintetica ed essenziale (sia di persona che per email) e raramente condivide con il team dettagli della propria vita personale. Possiede ottime capacità di analisi delle situazioni, doti di problem-solving ed è in grado di rimanere concentrato sul raggiungimento degli obiettivi, guidando – se necessario – il team nei momenti di maggiore dispersione.
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Pianificatore
Ha una predisposizione naturale per l’organizzazione dei progetti e si impegna nella definizione dettagliata degli step e delle azioni necessarie al raggiungimento degli obiettivi prefissati. Al contrario del prioritizzatore, che tende a concentrarsi solamente su quei dettagli funzionali alla riuscita del progetto nel più breve tempo possibile, il pianificatore si concentra sul lavoro nella sua interezza e complessità.
Difficilmente accetta di deviare dal piano originariamente pensato, anche a costo di perdere delle opportunità. La sua comunicazione è sempre piuttosto dettagliata, riassume in maniera schematica, chiara e incisiva i punti salienti del processo.
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Arrangiatore
Amante del lavoro in team, è uno degli stili maggiormente comunicativi ed espressivi. Al contrario dei profili precedenti, l’arrangiatore ha la tendenza a fidarsi del proprio intuito, senza seguire un piano predefinito e arricchendo i progetti con i contributi di diversi collaboratori. Predilige le interazioni in presenza, perché gli danno la possibilità di utilizzare la comunicazione non verbale e paraverbale ed è solitamente il membro del team che si occupa di aggiornare clienti e stakeholder sull’andamento dei progetti.
- Visualizzatore
Preferisce il pensiero olistico, intuitivo, integrativo e sintetizzante ed è un amante dell’innovazione. Per un visualizzatore, l’attenzione ai dettagli e l’aderenza a indicazioni precise sembrano restrizioni eccessive: preferisce, infatti, valutare le potenzialità rispetto al procedimento e ha un modo di lavorare piuttosto impulsivo ed estemporaneo. Nella sua comunicazione tende ad essere ricco e poco sintetico, le sue mail sono cariche di spunti, idee e riflessioni che possono essere ulteriormente sviluppati.
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