Uno degli obiettivi del nostro progetto CSR, Road to 2020, è la riduzione delle disuguaglianze e la promozione dell’inclusione lavorativa di tutte le persone. Per questo oggi vogliamo fare un approfondimento su quelli che sono gli incentivi previsti per le aziende che assumono le categorie protette. Con riferimento alla legge 68/1999, che impone l’obbligo di assumere i lavoratori con disabilità proporzionalmente al numero complessivo di dipendenti, scopriamo quali sono le agevolazioni previste per il 2023.
Promuovere l’inclusione lavorativa delle categorie protette
L’inclusione sociale e lavorativa è un tema di grande importanza e, nel 2023, le imprese italiane hanno ancora una volta l’opportunità di fare la loro parte. Il Governo ha previsto una serie di incentivi per le imprese che assumono le categorie protette. Ma prima vediamo nel dettaglio chi rientra nelle categorie protette.
Categorie protette: chi ne fa parte?
Le categorie protette sono persone che, in base alla legge 68/1999, rientrano nelle seguenti casistiche:
- i disabili con riduzione della capacità lavorativa maggiore del 45%;
- gli invalidi da lavoro con invalidità maggiore del 33%;
- ipovedenti e sordomuti identificati dalle leggi n. 38 e 381 del 1970;
- invalidi di guerra e invalidi civili di guerra;
- vittime del terorrismo e della criminalità organizzata.
Per rientrare nelle categorie protette, questi soggetti devono inoltre essere iscritti nelle liste di collocamento presso gli uffici competenti della loro zona.
Incentivi per l’assunzione delle categorie protette
Gli incentivi per l’assunzione delle categorie protette sono un insieme di agevolazioni che le aziende possono sfruttare per facilitare l’integrazione lavorativa delle persone con disabilità. Gli incentivi vengono erogati mediante conguaglio dei contributi, con percentuali differenti in base alla natura della disabilità del lavoratore assunto. Vediamo nel dettaglio quali sono questi incentivi.
- 70% dello stipendio lordo mensile, per un periodo di 36 mesi, in caso di assunzione a tempo indeterminato di disabili con riduzione della capacità lavorativa superiore al 79% o con minorazioni comprese tra la 1a e la 3a categoria.
- 70% dello stipendio lordo mensile, per un periodo di 60 mesi, in caso di assunzione di disabili intellettivi e psichici con riduzione della capacità lavorativa superiore al 45%. In questo caso potranno essere attivati due tipi di contratto: a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata non inferiore a 12 mesi.
- 35% dello stipendio lordo mensile, per un periodo di 36 mesi, in caso di assunzione di disabili con riduzione della capacità lavorativa compresa tra il 67% e il 79% o con minorazioni ricomprese tra la 4a e la 6a categoria, con un contratto a tempo indeterminato.
Inoltre, il nuovo Decreto Lavoro 2023 ha previsto il riconoscimento per Enti e organizzazioni di un contributo per ogni persona con disabilità assunta a tempo indeterminato tra il 1° agosto 2022 ed il 31 dicembre 2023.
Leggi anche: Decreto Lavoro 2023: cosa cambia per le aziende
Le aziende beneficiarie
Gli incentivi per l’assunzione di categorie protette si rivolgono a tutti i datori privati che ne facciano richiesta, anche se non soggette all’obbligo di assunzione di persone con disabilità. Ma cerchiamo di capire chi rientra nelle categorie protette secondo la legge italiana.
Leggi anche: Assumere le categorie protette in azienda: cosa prevede la legge?
Come abbiamo visto, gli incentivi per l’assunzione delle categorie protette rappresentano un sostegno concreto per le aziende che vogliono promuovere l’inclusione sociale e lavorativa delle persone con disabilità. Noi di Samsic HR Italia vogliamo essere di sostegno a queste realtà e come operatore accreditato le affianchiamo nei processi di selezione, formazione e assunzione di categorie protette, ottemperanza alla normativa vigente. Contattaci e scopri i nostri servizi dedicati.
Insieme per un mondo del lavoro competente, produttivo, etico, innovativo!