Abbiamo intervistato Andrea Longo, Founder, Digital Innovation Manager di Industry e Docente del Master in Sales Management & Marketing, rivolto a giovani neolaureati, che gode della partnership di prestigiose aziende nazionali e multinazionali ed il patrocinio di Confindustria Bari e Bat Giovani Imprenditori che fornisce una formazione solida e completa relativa alle discipline di Digital Marketing. Nell’intervista con Academy Longo racconta, partendo dalla propria consolidata esperienza professionale, le prospettive del Digital Marketing e i futuri (ma già un po’ anche presenti) sviluppi di questa disciplina.
Digital Marketing: quali prospettive e quale formazione
1. Presentati e raccontaci la tua esperienza nel mondo del Digital Marketing
Ho avviato la mia carriera occupandomi di comunicazione e pianificazione attraverso i canali media tradizionali (pubblicità cartacea e radiofonica, affissione esterna). A questo tipo di comunicazione, più tradizionale, si è poi progressivamente affiancata anche la comunicazione online, mondo che ho cominciato a conoscere fin dai suoi esordi.
A 35 anni, come consulente esterno, ho partecipato alla creazione dell’Osservatorio Reputazionale Inps, esperienza che mi ha permesso di entrare più a stretto contatto col mondo dei social network: mi occupavo, insieme al mio team, di ascoltare e raccogliere il sentiment sui social.
2. Come si è evoluto il mondo del Digital Marketing negli ultimi anni? Quali sono le tendenze di sviluppo che possiamo idealmente tracciare per il futuro?
A mio avviso, le tre parole che segneranno il prossimo futuro del Digital Marketing sono
- dati
- automation
- gestione (delle piattaforme)
Come anticipavo, infatti, il mondo del marketing digitale si sta spostando sempre di più verso l’automatizzazione delle piattaforme e l’utilizzo degli algoritmi per svolgere un’analisi predittiva dei dati. Le competenze chiave, dunque, non risiedono più solo nella capacità di interpretare il dato e trarne delle considerazioni, ma utilizzare quelle informazioni per prevedere in anticipo tendenze, comportamenti ed evoluzioni, sfruttando le tecnologie di intelligenza artificiale. In questo scenario, si rendono necessarie delle figure che svolgano una funzione di raccordo tra il dato e l’algoritmo, che conoscano il funzionamento le singole piattaforme digital (come Google o Meta) e siano in grado di farle dialogare e comunicare tra di loro, svolgendo il lavoro propedeutico all’interpretazione predittiva del dato di cui abbiamo parlato.
Per far capire meglio questo concetto, mi sembra efficace utilizzare l’immagine dell’aereo e del pilota automatico. Per guidare i velivoli oggi serve un pilota con competenze diverse rispetto a quello di 20 anni fa: non è più necessario condurre il mezzo per tutto il tragitto, ma è invece fondamentale sapere gestire la fase di decollo e di atterraggio, creando le condizioni giuste affinché il pilota automatico funzioni al meglio e sia efficace. La figura è la stessa, ma il tipo di formazione richiesta è diversa.
Il nuovo digital marketer deve possedere la giusta forma mentis, ovvero una mentalità adattativa, in grado di capire fino in fondo il “modo di pensare” della piattaforma, il suo funzionamento, i meccanismi e le logiche.
3. In un mondo in cui l’esperienza del cliente è sempre più onlife, che ruolo secondo te dovrebbe assumere il digital marketing nella costruzione di una customer experience?
Il digital marketer dovrebbe ragionare rispetto ad una customer experience multicanale, in cui fisico e digitale cooperano insieme, non ci possono essere comunicatore tradizionale e il digital marketer che operano separati, ma devono coordinarsi nella creazione di quei contenuti e strategie ritenuti più efficaci.
4. Credi che sia necessario, per chi opera in questo settore, sviluppare nuove competenze, considerati i cambiamenti che stanno investendo questo settore?
Sì, tutte le competenze collegate al mondo dei dati. Più che le competenze tecniche, che possono essere apprese col tempo, servono persone che possiedano soft skills e comprendano i meccanismi di questo mondo, la sua evoluzione rapida. Per utilizzare un’altra metafora, potremmo dire che il digital marketer è più un filosofo che un ingegnere: deve possedere la capacità di astrarre i processi e comprenderne il funzionamento. L’eccesso di skill tecniche non è richiesto necessariamente dal mercato, infatti capita spesso che grandi realtà assumano, nel ruolo di innovation manager, profili con formazione umanistica.
5. Che ruolo può avere la formazione a tema Digital Marketing del Master in Sales&Marketing nello sviluppo di queste competenza?
Può avere un ruolo molto significativo. Sono 3 anni che mi occupo personalmente di formazione in grandi aziende che operano nella grande produzione e distribuzione, vedo che al loro interno ci sono persone dai 40 anni in su che faticano ad adeguarsi al passaggio all’online. Per questo le aziende vogliono giovani che conoscano le dinamiche del sales management ma applicate all’online. Il mercato ha fame di persone che capiscano di vendite e di digital, perché queste figure attualmente non ci sono. Al Master ci occupiamo proprio di formare i nostri studenti in modo che acquistano le competenze di cui il mercato è carente, colmando l’attuale skill mismatch.
Il Master in Sales Management & Marketing ti permette di sviluppare tutte le skill, hard e soft, necessarie ad inserirti con efficacia in un mondo del lavoro in continuo cambiamento e sviluppare le competenze manageriali del futuro . Erogato al 100% in modalità online streaming, il Master coinvolge professionisti e manager delle aziende del settore e docenti universitari e mira ad accompagnare i suoi studenti in un percorso di scoperta, valorizzazione e sviluppo delle proprie competenze, con lo scopo di inserirli – come risorse qualificate – in prestigiose aziende italiane e multinazionali.