Le imprese familiari sono una realtà forte e radicata in Italia, in Europa, nel mondo. Infatti, i dati statistici, elaborati dal Family Firm Institute evidenziano che le imprese familiari sono rappresentate da circa due terzi delle imprese di tutto il mondo. Per quanto riguarda il mercato italiano, le società familiari hanno un ruolo tutt’altro che marginale nell’economia del Paese, generando l’80% del PIL e dando lavoro a oltre 70% della popolazione. In questo scenario risulta fondamentale la gestione del passaggio generazionale per garantire la continuità di tali aziende.
Passaggio generazionale in Italia: cosa dicono i numeri
Il tessuto imprenditoriale italiano è rappresentato per l’85% dalle imprese familiari, tant’è che l’Italia si colloca al settimo posto tra i Paesi che ospitano le prime 500 imprese familiari al mondo. A livello settoriale, come si evince dalle ricerche condotte da Cnel e Unioncamere, la diffusione delle imprese familiari riguarda principalmente il settore manifatturiero seguito da quello del commercio e dell’agricoltura e pesca. A livello di dimensione, le imprese familiari italiane sono rappresentate per il 90% da PMI.
Il forte legame tra l’imprenditoria italiana e le tradizioni familiari si traducono in una naturale necessità di tramandare tali valori alle generazioni successive, ai propri eredi. Il fenomeno del passaggio generazionale diventa quindi fondamentale in ogni realtà a conduzione familiare assumendo particolare rilievo in Italia, Paese in cui il 23% delle imprese familiari è guidato da un leader di età maggiore di 70 anni.
Stando ai dati AUB-ISTAT, il 18% delle imprese italiane dovrebbe cambiare leadership nei prossimi 5 anni, ma soltanto il 9% sembra dargli un’importanza strategica. Infatti, solo il 14% delle imprese dichiara di avere un piano formale per il passaggio generazionale. E, nonostante l’esigenza di pianificazione del passaggio generazionale non sia percepita come una delle urgenze da affrontare a breve periodo, il 62% dei leader familiari italiani desidera che l’azienda resti di proprietà della famiglia.
Del resto, la fase del passaggio generazionale è un momento estremamente delicato per ogni realtà imprenditoriale che, se gestito senza una pianificazione strategica, può sfociare in una crisi, se non addirittura in un fallimento: a livello mondiale solo il 30% delle imprese familiari riesce a superare il terzo passaggio generazionale. Questo dato rappresenta un chiaro campanello d’allarme: il ricambio generazionale richiede una anticipata e accurata pianificazione, in quanto risulta essere un passo imprescindibile per il futuro dell’azienda.
Passaggio generazionale: garantire la longevità del business familiare
Abbiamo visto che la pianificazione del passaggio generazionale è fondamentale per tutte le imprese che vogliono tutelare la longevità e il valore dell’azienda nel lungo periodo. Ma, purtroppo, la sola volontà di tramandare l’azienda ai propri discendenti non è sufficiente a garantirne la permanenza. Pianificare la successione per tempo, guidando la nuova generazione a comprendere in profondità l’attività aziendale, riduce gli eventuali problemi e i rischi di insuccesso.
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