Domande colloquio di lavoro: ecco come valutare le capacità di comunicazione
Abilità comunicative: quando “saper parlare” non è sufficiente
Tutto è comunicazione: le frasi che diciamo, le parole che scegliamo, il tono della voce, la nostra postura. Se però è effettivamente impossibile non comunicare, non è altrettanto scontato saperlo fare bene, in maniera efficace.
L’abilità comunicativa, infatti, è non solo la capacità di veicolare informazioni chiare, complete e corrette attraverso differenti modalità (verbale, non verbale e scritta) ma anche di praticare ascolto attivo ed essere in grado di dare e ricevere feedback significativi.
Sono molti gli indizi che possono fornire indicazioni sulle abilità comunicative del candidato con il quale ci stiamo interfacciando. Possiamo dunque fare notare se la stretta di mano dimostra sicurezza, se la postura è eretta, se viene mantenuto il contatto visivo durante il colloquio, se il candidato sorride e non sembra nervoso: sono tutti segnali che dimostrano una buona padronanza del linguaggio del corpo.
Durante la chiacchierata si possono raccogliere ulteriori informazioni sulla capacità comunicativa del candidato, prestando attenzione al tono di voce (è tranquillo o agitato?) e alla capacità di ascolto (dà risposte pertinenti? tende ad interrompere quando parli?).
Tutte queste osservazioni si rivelano certamente preziose per conoscere meglio le skill comunicative della persona che abbiamo davanti, ma, anche in questo caso, le domande comportamentali possono fornirci degli spunti di riflessione in più.
Domande al colloquio di lavoro: ecco alcuni esempi
1. Raccontami un episodio in ambito lavorativo in cui sei riuscito a convincere qualcuno ad accettare le tue proposte.
A cosa mi serve: a capire se il candidato è deciso nel presentare le proprie idee e possiede capacità di persuasione.
Cosa cercare nella risposta: la capacità del candidato di comprendere il proprio interlocutore e persuaderlo, senza manipolarlo, creando una situazione win-win.
2. Raccontami un episodio in cui sei stato in grado di scomporre un problema e spiegarlo al cliente.
A cosa mi serve: a capire l’abilità del candidato nel comunicare con le persone che non appartengono al suo ambito professionale.
Cosa cercare nella risposta: capacità di identificare le informazioni essenziali di una problematica, organizzarle, semplificarle e comuncarle in maniera chiara comprensibile.
3. Ti sei mai trovato in una situazione in cui tu e un tuo collega non siete riusciti a comunicare adeguatamente? Come ti sei comportato?
A cosa mi serve: a capire se e come il candidato è in grado di gestire la risoluzione dei conflitti.
Cosa cercare nella risposta: capacità di riconoscere le proprie lacune comunicative e di agire per colmarle.