Il Patto di servizio personalizzato è un accordo formale, stipulato tra il lavoratore o la lavoratrice e il Centro per l’Impiego che riveste un ruolo centrale nella ricerca attiva dell’occupazione. Nel nostro precedente articolo abbiamo visto come il Patto di servizio personalizzato e il Patto di Attivazione Digitale compongano un quadro completo che permette ai lavoratori di accedere ai benefici del Supporto Formazione e Lavoro (SFL), il programma che mette a disposizione delle persone l’opportunità di partecipazione a progetti di riqualificazione professionale essenziali per il reinserimento nel mondo del lavoro. Vediamo dunque in dettaglio in cosa consiste il Patto di servizio personalizzato e perché è così importante.
L’importanza del Patto di servizio personalizzato nella ricerca del lavoro
Il Patto di servizio personalizzato rappresenta un accordo fondamentale tra il candidato in cerca di lavoro e il Centro per l’Impiego, in quanto non si tratta semplicemente di un atto formale, bensì di un documento su misura che delinea con precisione il percorso per il reinserimento professionale. Questo patto sottolinea la collaborazione attiva tra le parti coinvolte, creando una base solida per l’orientamento mirato delle attività di ricerca del lavoro.
Come avviene la stipulazione del Patto di servizio personalizzato
Una volta effettuata la Dichiarazione di Immediata Disponibilità (DID), il candidato o la candidata dovrà contattare il Centro per l’Impiego competente in base al proprio domicilio per fissare un appuntamento. Durante il primo colloquio con un operatore del Centro per l’Impiego verrà stipulato il Patto di servizio personalizzato analizzando le competenze, le esperienze e gli obiettivi professionali del candidato.
Questo dialogo mirato è essenziale per identificare le azioni, gli strumenti di accompagnamento e le opportunità di formazione più adatti alle esigenze specifiche del candidato. Il risultato è un patto dettagliato e personalizzato che funge da bussola nella navigazione del percorso professionale del candidato.
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Accedere ai benefici del Supporto per la Formazione e il Lavoro
Il Patto di servizio personalizzato si inserisce sinergicamente nel percorso di attivazione del Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL), costituendo il secondo tassello, complementare al Patto di attivazione digitale (PAD).
Nel nostro precedente approfondimento, abbiamo visto come il PAD rappresenti la prima fase fondamentale in cui il richiedente dovrà identificare Agenzie per il Lavoro, mentre il Patto di servizio personalizzato, secondo step, lo impegna concretamente a manifestare la disponibilità al lavoro. Questa complementarietà è cruciale: entrambi i patti sono fondamentali e la mancata adesione a uno di essi preclude l’accesso al SFL.
Se hai bisogno di maggiori approfondimenti o di assistenza per l’accesso al Supporto per la Formazione e il Lavoro, ti invitiamo a contattare la nostra Divisione Welfare. Il nostro team è disponibile per rispondere alle domande, guidare attraverso i passaggi e fornire il supporto necessario per avviare con successo il percorso di riqualificazione e inserimento nel mondo del lavoro. La tua carriera e il tuo futuro professionale sono al centro della nostra attenzione, e ci impegniamo a facilitare il raggiungimento dei tuoi obiettivi professionali.
In particolare, nel PAD il beneficiario dovrà indicare almeno tre Agenzie per il Lavoro o enti autorizzati con i quali collaborerà per attivare il proprio percorso di Politiche attive del Lavoro attraverso la stipula del successivo Patto di servizio personalizzato (PSP).
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