La scelta delle giuste tecniche di motivazione del personale è un elemento chiave nel determinare il successo di un’organizzazione. Dei lavoratori motivati, infatti, si lasciano più facilmente coinvolgere nelle attività, svolgono i propri task con entusiasmo, energia e – perché no – anche con orgoglio, con comprovati benefici rispetto alla produttività, alla rapidità dell’esecuzione e alla qualità dei deliverable consegnati.
Un mancato impegno nell’accrescere l’engagement del proprio personale non comporta, per l’azienda, solo uno spreco di risorse e competenze, ma potrebbe rivelarsi una decisione dannosa anche sul lungo termine, causando un aumento del turnover e una migrazione di talenti.
Un lavoro, continuo e sistematico, atto all’incremento della motivazione dei propri dipendenti, è dunque un vero e proprio investimento che può dare al Management un contributo significativo nel raggiungimento dei propri traguardi aziendali, può incentivare lo sviluppo di processi di innovazione e migliorare la reputazione sia all’interno che all’esterno dell’organizzazione.
Per creare un ambiente di lavoro nel quale i dipendenti possano essere motivati, è importante capire quali fattori, interni ed esterni, influenzino i livelli di engagement del personale. Bisogna infatti distinguere tra due tipologie di motivazione: estrinseca e intrinseca.
La motivazione estrinseca è quella alimentata da fonti “esterne” all’individuo che sul luogo di lavoro possono essere rappresentate da bonus, incentivi economici o promozioni. Al contrario, la motivazione intrinseca è definita come il desiderio innato di lavorare bene e l’entusiasmo nel raggiungere con costanza e determinazione degli obiettivi che ci si è prefissati.
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Tecniche di motivazione del personale: il modello Champfrogs
È su quest’ultima tipologia di motivazione che si basa il la strategia Champfrogs, un modello che prende in considerazione dieci fattori motivazionali differenti e che, attraverso la loro comparazione gerarchica, permette di individuare quali elementi di motivazione risultino significativi per i propri dipendenti, espressi di seguito in prima persona.
- Curiosity: sul lavoro ho una pluralità di cose da scoprire e alle quali pensare
- Honor: sono orgoglioso che il mio lavoro rispecchi i valori in cui credo
- Acceptance: i colleghi approvano quello che faccio e quello che sono
- Mastery: rispetto alle competenze che possiedo, il lavoro che svolgo è sfidante, ma rientra nelle mie abilità
- Power: sul luogo di lavoro ho spazio e opportunità di influenzare quello che sta accadendo intorno
- Freedom: sono indipendente dagli altri, ho dei miei compiti e delle mie responsabilità
- Relatedness: intrattengo buoni rapporti sociali a sul luogo di lavoro
- Order: il mio ambiente di lavoro è dotato di regole e procedure sufficienti a garantirgli una stabilità
- Goal: gli obiettivi della mia vita si rispecchiano nel mio lavoro
- Status: ricopro una buona posizione e i miei successi sono riconosciuti dai miei colleghi
Chiedere al proprio team di mettere in ordine di importanza questi 10 valori e, di conseguenza, sperimentare questo “gioco”, consentirà di individuare i fattori di motivazione più significativi e di approfondire le ragioni che hanno spinto ciascun membro del personale a compiere queste scelte. Grazie a questo strumento risulterà dunque molto più facile per il management selezionare le azioni che abbiano una ricaduta positiva sui membri del proprio staff, incrementandone, di conseguenza, la motivazione.