Hai mai aiutato un* amic* a sistemare il CV? Ti capita di leggere annunci di lavoro per pura curiosità? O magari ti affascina l’idea di trovare la persona giusta per il posto giusto? Se hai risposto sì almeno una volta, potresti avere la stoffa del* recruiter.
Ma come si diventa recruiter davvero efficaci? Quali sono le competenze che contano sul serio — non solo sulla carta, ma nella pratica di tutti i giorni? In questo articolo te ne presentiamo 3 fondamentali, con consigli concreti per iniziare ad allenarle anche se sei all’inizio del tuo percorso.
1. Intelligenza emotiva: non è solo empatia, è comprensione attiva
Fare il recruiter significa entrare in empatia con le persone, ma non solo. Significa capire chi hai davanti anche quando non te lo dice apertamente. Cogliere il non detto. Leggere tra le righe di un curriculum o di un’esitazione in un colloquio.
Cosa puoi fare già oggi:
- Inizia ad ascoltare davvero. Quando parli con qualcuno, prova a mettere da parte le tue opinioni e concentrati su come parla, non solo cosa dice.
- Allenati con il feedback: chiedi a chi ti conosce di dirti come reagisci nelle conversazioni. Sei giudicante, empatico, distaccato?
Secondo un recente studio, l’intelligenza emotiva è una delle soft skill più richieste nel recruiting moderno, perché migliora la qualità dell’interazione con i candidati e aumenta la fidelizzazione.
2. Digital mindset: se non sai usare il digitale, resti indietro
Il/la recruiter di oggi si muove su LinkedIn come su Google. Sa scrivere un annuncio ottimizzato, sa leggere i dati di una campagna su una specifica job board. Non è necessario essere esperti di programmazione, ma serve dimestichezza con gli strumenti digitali e voglia di aggiornarsi continuamente. Come prima cosa ti consigliamo di creare un profilo LinkedIn curato, anche se sei solo all’inizio. Segui recruiter esperti e osserva come si raccontano.
3. Pensiero strategico: il recruiter non riempie posti, costruisce team
Un* recruiter di successo non si limita a trovare “qualcuno” per una posizione. Analizza, comprende e anticipa. Collabora con i manager, legge il mercato, capisce cosa serve davvero al team e all’azienda.
Cosa puoi fare già oggi:
- Leggi job description diverse e prova a capire cosa cercano davvero le aziende (oltre le parole scritte).
- Allenati a pensare in prospettiva: “Questa persona potrà crescere qui dentro?”, “È compatibile con la cultura aziendale?”
Ma… è tutto rose e fiori? Ecco anche le sfide reali
Il lavoro del recruiter è affascinante, ma non sempre semplice. Ecco alcune difficoltà reali che potresti incontrare (e che pochi dicono chiaramente):
- Frustrazione da mismatch: a volte, nonostante tutto l’impegno, il candidato scelto cambia idea all’ultimo.
- Pressione del tempo: spesso ci sono molte posizioni aperte e poco tempo per chiuderle.
- Comunicazioni difficili: dire a qualcuno che “non è stato selezionato” è una delle parti più delicate del lavoro.
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